ISRAELE
E LA SUA STORIA
La
Palestina e il sionismo nei diari di Franz Kafka
ALESSANDRO DENTI
ALFREDO PEZZONE
BRUNO POGGI
modera
FRANCESCA VALLETTA
FESTIVAL
DELL’ORIENTE 2025
Venerdì
25 aprile 2025, H.
18.00 – 19.00
FIERA
DI ROMA
Giovanna Canzano, originaria della provincia di Caserta, risiede da molti anni a Roma. Da anni studiosa di ebraismo, soprattutto della sua letteratura. Sociologa e blogger, ha realizzato e messo in rete una panoplia di saggi e servizi, privilegiando le tematiche politiche e culturali.
ISRAELE
E LA SUA STORIA
La
Palestina e il sionismo nei diari di Franz Kafka
ALESSANDRO DENTI
ALFREDO PEZZONE
BRUNO POGGI
modera
FRANCESCA VALLETTA
FESTIVAL
DELL’ORIENTE 2025
Venerdì
25 aprile 2025, H.
18.00 – 19.00
FIERA
DI ROMA
Sabato 30 novembre 2024 0re 19.00
Per contatti:
Giovanna Canzano 3383275925
Chiara Pavoni 3476781074
CHIARA PAVONI di origini marchigiane, ma ormai romana di adozione, si definisce una donna innamorata dell’arte, in particolar modo del teatro, del cinema e della fotografia, oltre che della letteratura. Donna dal carattere forte e determinato e dalla bellezza elegante e raffinata, deve molto per il suo portamento da vera signora alle numerose lezioni di danza che ha preso da ragazzina. Dopo essersi dedicata per anni alla danza classica, contemporanea e jazz decide di cimentarsi in altre forme espressive, in modo particolare nella recitazione. Si forma alla Scuola di Teatro di Bologna e completa i suoi studi d’attrice con Alessandro Fersen, Beatrice Bracco e Leonardo Bragaglia. Integra gli studi di recitazione con altri interessi: studia canto con Elizabeth Aubry e Timothy Martin, partecipando anche ai corsi della Scuola Popolare di Musica del Testaccio di Roma, e percussioni con Stefano Rossini. La sua esperienza professionale spazia in diversi campi: è attrice di teatro e cinema, ballerina, cantante, coreografa e regista. Ha collaborato, sia in teatro che al cinema, con numerosi registi: L. Ronconi, W. Manfrè, L. Archibugi, S. Di Mattia, A. Schnaas, G. Millocco, M. Martone, B. Santoprete, F. Dominerò, I. Zuccon, K. Atteya. In teatro ha preso parte a quasi un centinaio di produzioni; in ambito di cinema indipendente è particolarmente conosciuta grazie al suo coinvolgimento in oltre cento tra cortometraggi e videoclip.
MAURO CASCIO Filosofo e consulente filosofico (SUCF-Pragma), è noto per i suoi studi hegeliani (è il curatore dei saggi sulla Logica di McTaggart e Noël e si è occupato della ricezione della filosofia classica tedesca nella Napoli ottocentesca di Augusto Vera e Raffaele Mariano). Il suo ultimo libro, in uscita il 15 settembre, è «Nunc stans. Eternità della presenza e Riconciliazione».
DANI LARSEN Nome d’arte di Daniele Limongelli, poeta e scrittore di Monterosi, fondatore del circolo letterario I poeti del cosmo. Ideatore, organizzatore e conduttore di molti eventi culturali svolti nella Tuscia e fuori provincia.
FRANZ KAFKA
Grunewaldstrasse 13
BERLIN-STEGLITZ
DEUTSCHLAND
DER
OSTERREICHISCHE DICHTER
FRANZ
KAFKA
GEBOREN
AM 3 JULI 1883 IN PRAG
VERSTORBEN
AM 3 JUNI 1924
IN
WIEN / KLOSTERNEUBURG
WOHNTE
IN DIESEM HAUSE
VOM
15 NOVEMBER 1923 BIS ZUM 1 FEBRUAR 1924
DIE
REPUBBLIK OSTERREICH
Da febbraio a marzo del
1924, Franzk Kafka e la sua compagna Dora Diamant
presero in affitto due stanze in una villetta a due piani a Berlino, nel
quartiere, di Zehlendorf.
Lo ricorda Christine Geyer, all’epoca quattordicenne, figlia dello scrittore
Carl Busse e della proprietaria della casa (il padre era molto qualche tempo
prima).
La villa, nota come “villa Busse”, si trovava
ai numero 25 e 26 dell’antica Heidestraße (oggi sarebbe in Busseallee 7/9).
Kafka si registrò con
un nome falso, Kaesbohrer, e si presentò come un chimico. Non si sa
per quale motivo mentì, forse per nascondere di essere ebreo, ad ogni modo la
sua identità emerse solo in suo secondo tempo, quando il letterato si era già
trasferito altrove.
Il balcone della stanza di
Kafka si affacciava al tempo su una pergola che creava un lussureggiante tetto
di foglie, al di sotto del quale si estendeva un bellissimo giardino.
Nel giardino spiccava una piccola panchina, costruita dal padre di Christine,
su cui quest’ultima e una sua carissima amica erano solite sedersi spesso.
Un giorno le due ragazzine videro Kafka sporgersi dal
balcone e sputare ripetutamente di sotto. Christine lo riferì
alla madre, che da quel momento in poi le proibì severamente di andare in
giardino.
Il gesto dello scrittore era
in realtà un penoso effetto della malattia che lo stava sfinendo, una
tubercolosi della laringe che lo avrebbe portato alla morte ad appena 42 anni e
che lo faceva tossire continuamente.
Non è noto se la proprietaria della casa
abbia o meno rimproverato il suo inquilino per il suo
comportamento, per quanto giustificato da uno s tato di profonda
sofferenza fisica.
In un’intervista con Mark Harman,
traduttore e studioso di Kafka, la Geyer disse che si augurava che non fosse così, considerando la
sensibilità mostrata dal giovane malato, definito “dai modi estremamente gentili, simile a uno
zio simpatico”.
L’improvviso peggioramento
delle condizioni di salute di Kafka lo portarono ad abbandonare
“villa Busse” e Berlino dopo neanche due mesi dal suo ingresso,
e a morire in un sanatorio di Vienna a giugno dello stesso anno.
Christine Geyer è invece morta nel 2009, alla considerevole età di 100 anni.
La fonte delle
informazioni contenute nell’articolo è il libro “Questo è Kafka?”, di Reiner
Stach (S.Fischer Verlag, Frankfurt am Main, 2012/Adelphi Edizioni, Milano,
2016)
INTERNO 4
LE RADICI EBRAICHE NEL PENSIERO DI FRANZ KAFKA
di Giovanna Canzano
Venerdì 14 giugno
2024
0re 17.30
INTERNO 4
Via della Lungara 44
ROMA
LE RADICI
EBRAICHE NEL PENSIERO DI FRANZ KAFKA
di
Giovanna Canzano
CHIARA
PAVONI
discuteranno con l’autrice
Fabrizio
Federici
Victor
Nunzi
Alessandro Denti
Fabio Verna
modera
Francesca
Valletta
Per contatti: Giovanna Canzano 3383275925 - 3476781074